lunedì 30 gennaio 2017

CHIEDENDO SUPPORTO

Dopo un inizio così lanciato, dopo aver fatto già il primo punto della situazione, ora sono a chiedere supporto, sono a chiedere il parere di qualcun altro per avere altre idee di felicità.
Alla fine, ho scoperto che chiedere supporto, chiedere aiuto, viene considerato come negativo perché segno di debolezza, ma io penso che sia il modo più semplice per raggiungere un risultato.
Come al solito cerco di spiegarmi.

Come al solito, quando mi fermo a pensare alle situazioni, mi accorgo che ad apparire sbagliato non è il concetto in sé, ma l’applicazione che ne facciamo noi persone.
Non è sbagliato chiedere aiuto, ma può diventarlo se lo facciamo nel modo sbagliato o, addirittura, se facciamo una cosa diversa convinti che stiamo lanciando una richiesta di aiuto.

Chiedere supporto (badate bene che nel titolo non ho scritto apposta chiedere aiuto) è differente in quanto implica che la persona che chiede è disposto a lavorare per venire fuori dalla sua condizione.

Perché dico questo?

Perché ultimamente, chiedere aiuto viene inteso come: “Fai tu per favore?”

Correggetemi se sbaglio.

Io ho chiesto supporto, ho chiesto che qualcuno mi dicesse la sua idea di felicità. Beh, qualcuno lo ha fatto.

Mercoledì leggerete cosa ha scritto. Le lascerò la pagina libera.

consulenza.orientamente@gmail.com



4 commenti:

  1. Chiedere aiuto è la cosa sbagliata anche quando è sbagliata la persona a cui lo stiamo chiedendo. In quel caso si, potrebbe anche essere visto come un gesto di insicurezza e di debolezza...

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    1. Ciao! Commento ermetico il tuo, ma molto puntuale. Poche righe per dire qualcosa di molto importante. Grazie!

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  2. io non so se chiedere supporto sia la chiave della felicità... ma sono certa che affidarsi agli altri, alle volte è un'idea vincente per sfidare le brutture della vita, questo si

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    1. Ciao e scusa per il ritardo! Ho visto ora la notifica del tuo commento che era rimasta bloccata nei meandri di blogger. Ti chiedo scusa.

      Intanto piacere! Poi..hai scritto cose che mi fanno riflettere.
      La chiave della felicità non sta di certo nel chiedere supporto, ma nella sensazione che scatena il confronto. O meglio, parte della felicità può derivare da un confronto.
      Un confronto porta a punti di vista differenti che possono senza dubbio aprirci nuove prospettive e credo che da queste nascano grandi possibilità.

      Ancora grazie per il commento ed ancora scusa per il ritardo.
      Spero di rileggerti.

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